Buon giorno a tutte, mie care!
Come va?
Se potessi esprimere un desiderio vorrei qualche ora di tempo in più a disposizione.
Le cose da fare sono sempre tante, ma il tempo non è mai sufficiente..
Per esempio ora mi piacerebbe mettermi comoda in poltrona, con in mano il mio amato uncinetto e fare una bella serie di stelle con cui decorare la mia casetta nelle prossime feste, e invece..
mi aspettano ferro da stiro e aspirapolvere,
che triste destino, haha!
Ho comunque fatto almeno una piccola prova tecnica.
Il risultato mi piace, ma devo sperimentarne molte altre.
E voi? Avete già iniziato a decorare per le feste?
O almeno a pensare come farlo?
Quest'anno vorrei fare alcune variazioni, cambiare un po',
vedremo cosa riuscirò a combinare.
E veniamo alla parte seria.
Sabrina del blog
Arte e Fantasia mi ha invitata a stilare una sorta di classifica dei miei cinque santi preferiti
("Who's your hero?")
Spero che non ne abbia a male se questa classifica non sono in grado di farla.
Quando le necessità della vita lo richiedono mi sento di chiedere aiuto al buon Dio, passando soprattutto attraverso l'intercessione della sua Mamma, la Madonna. Dato che sono anch'io mamma la sento vicina nel momento del bisogno.
Non mi sento invece di pregare nessun santo in particolare, non so perché ma è così.
Però una cosa ve la voglio raccontare, perché si tratta di qualcosa di infinitamente grande e bello.
E per me è la dimostrazione della forza della preghiera.
Quando è nata la mia Emma, la gioia della mia vita, qualcosa è andato terribilmente storto.
Il parto è stato difficile e la mia piccolina è stata ad un soffio dalla morte.
Grazie alla tempestività dell'intervento del ginecologo presente che l'ha rianimata non l'abbiamo persa.
E' stata subito intubata e portata d'urgenza in un ospedale di una città a molti chilometri da qui, dove c'è un reparto di neonatologia all'avanguardia e dove sarebbero stati in grado di curarla al meglio.
Non dimenticherò mai le parole della pediatra che è venuta da me un'ora dopo il parto.
Io e mio marito, preoccupatissimi e senza aver ancora visto la bambina aspettavamo in una stanzetta vicina.
"La situazione della vostra bambina è grave. La mancanza di ossigeno al cervello è stata importante e non possiamo sapere quali danni ha provocato"..
Potete immaginare come mi sono sentita.
In preda all'incredulità, lo sgomento e lo shock, ho pensato che l'unica cosa che potessi fare era pregare.
E l'ho fatto come non l'avevo mai fatto nella mia vita.
Con la forza della disperazione.
In questo momento ho pensato a un grande uomo che nella sua vita ha amato tanto anche i bambini:
Giovanni Paolo II.
Allora non era stato ancora beatificato, ma la mia richiesta l'ho fatta a lui, per me era già santo.
Ho saputo poi che a casa, mia mamma aveva fatto la stessa cosa, che coincidenza, vero?
Beh, di fatto Emma è stata dimessa dall'ospedale una settimana dopo, in condizioni di salute del tutto normali, e dopo un anno e mezzo di costanti controlli e visite neurologiche, nonostante l'incredulità dei medici, è stata dichiarata assolutamente sana.
Ogni giorno, quando la guardo, non posso fare a meno di pensare che lei sia il mio grande miracolo e che non potrei essere più grata per il dono che mi stato fatto due volte.
Questa è la mia storia.
Perdonatemi se non mi sento di continuare la catena, non so chi di voi si senta di mettere in piazza cose intime e personali, come lo sono le dimensioni della fede e della preghiera.
Un abbraccio a tutte!