Quando ero piccola avevamo una grande pianta di fichi in giardino.
Era talmente grande e ramificata che bastava allungare la mano
dalla finestra della cucina al primo piano
per cogliere i suoi dolcissimi frutti.
Alla base del fico il nonno aveva costruito il pollaio
e uno dei divertimenti preferiti era
gettare le bucce dei fichi alle galline
e osservare la lotta che ingaggiavano per accaparrarseli.
Per poter cogliere quelli sui rami più alti senza
fare la fatica di arrampicarsi su per la scala
il nonno aveva ideato un sistema casalingo:
il "catafic".
Consisteva in un lungo bastone alla cui estremità era
stato attaccato un barattolo di latta..
con quello si arrivava sotto il frutto e strattonando delicatamente si riusciva a coglierlo.
Avevamo anche altre piante da frutto,
ma i fichi erano i miei preferiti.
Sono tutt'ora strettamente collegati al ricordo delle mie estati da bambina,
quando con i miei cugini giocavamo in giardino,
attenti a non rompere i fiori della nonna.
Nell'orto del nonno invece si camminava fra i filari di pomodori e fagiolini rampicanti..
a noi piccoli sembrava di essere in mezzo ad una giungla.
La bis-nipote di quella famosa pianta di fico, dopo anni di tentativi
falliti ha attecchito di nuovo nello stesso angolo del giardino e da quest'anno
ci regala di nuovo i suoi dolci frutti.
Per me i fichi hanno il sapore delle estati della mia infanzia,
quando allungo la mano per coglierli mi sembra di essere tornata
indietro nel tempo, li assaporo, chiudo gli occhi e sono di nuovo bambina..
Buona settimana a tutte mie care e come sempre grazie per il vostro prezioso sostegno!
Deve essere bellissimo poter rivedere la pianta amica delle tue estati.
RispondiEliminaSono bellissimi questi ricordi, i nonni sono un dono prezioso per la vita di tutti i bambini.
E i fichi sono speciali!
Io non ho mai avuto un albero di fico però mi piace ascoltare le storie che ci racconta mio papà della sua infanzia, di quando con i suoi cugini si arrampicavano a prendere la frutta sugli alberi, di tutte le cose che combinavano di nascosto dai grandi..leggere questo post mi ha fatto venire i brividi per l'emozione..
RispondiEliminaGrazie Paola!
Silvia
Grazi per questi preziosi ricordi condivisi con noi...
RispondiEliminaSilvia
Anche a me i fichi ricordano l'infanzia. Noi avevamo un piccolo podere dove crescevano tante piante di fichi e quando il mio papà mi portava lì, per raccoglierli, era una grande festa. Ne facevo tante scorpacciate (anche adesso mi piacciono tanto)!Un abbraccio
RispondiEliminaSavina
Un'immagine incantevole, che riporta anche me indietro nel tempo. Io sul fico mi ci arrampicavo, e rimanevo appollaiata li per ore, in contemplazione della campagna. E' proprio il sapore dell'infanzia, e dell'estate.
RispondiEliminaUn abbraccio
Viviana
Paola tu non ci crederai ma la storia della tua pianta di fico è uguale uguale alla mia.
RispondiEliminaLa mia nonna che abitava sotto alla casa dei miei genitori ne aveva una, lei era golosissima di fichi e mi ricordo che ogni gionro andava a tastare il livello di maturazione dei frutti per potersene "pappare" uno, di nascosto perchè aveva problemi di glicemia e, in teoria, le era vietato consumarne in grosse quantità (la pratica poi era diversa)!!! ^__^
Mia sorella ed io li aprivamo e mangiavamo l'interno e la buccia la buttavamo alle galline!
Identico il sistema per raccogliere i fichi: palo con, nella parte superiore, attaccato un barattolo di latta :-D
Che bei ricordi!!!
La pianta di fichi esiste ancora, e io ogni estate amo andare a raccoglierli e produrre marmellate.
Pensa che i miei ora stanno restaurando casa e il progetto della nuova casa è stato realizzato in modo che il fico della nonna continui a rimanere per sempre dove lei lo aveva piantato tanti anni fà.
ciao e grazie per aver condiviso questo bel racconto
Erica
Questo post mi ha riportato indietro nel tempo, anche con un po’ di nostalgia!
RispondiEliminaNelle mie estati da bambina non potevano mancare i fichi
E soprattutto la marmellata di fichi di mia nonna
Ancora oggi quando ne assaggio un po’ non posso non pensare a lei e a quelle estati d’infanzia e per un attimo vorrei essere di nuovo lì
A presto,
Laura
Paola stimoli in me ricordi simili....ricordo l'attrezzo di cui hai parlato, ricordo i pomeriggi passati nell'orto di mia nonna sotto casa, l'odore della terra calda sotto il sole e di quello che aveva quando all'imbrunire lei " temperava (innaffiava)"
RispondiEliminaLe rondini che garrivano e noi che mngivamo i fichi giocando con i chiaroscuri creati dal sole tra i rami carichi di foglie e fiori...e quel lattice appiccicoso che ci impiastricciava le dita...
penso che i ragazzi delle generazioni dagli anni 80 in poi ,si siano persi e si perdano tantissime belle cose e non è retorica ne rimpianto, solo una onsiderazione....
Manu
Cara Paoletta, ma che bei ricordi che hai condiviso oggi!
RispondiEliminaTi ho proprio visualizzata nelle tue descrizioni di un'infanzia spensierata e rurale!
Anche per me il fico è legato a bellissimi ricordi di infanzia, ed è per questo che lo ritengo un albero speciale, e lo amo molto. In più è il mio frutto preferito!
Un abbraccio
Silvia
Che bel post Paola!
RispondiEliminaDentro ognuna di noi si nascondono (ma anche no!) le bambine che siamo state ed ogni piacevole ricordo è così vivido che è come se il tempo non fosse mai passato.
Lo dimostrano i numerosi commenti che raccontano la tua stessa "storia" e che mi stupiscono piacevolmente perchè mi confermano che ci sono ancora tante persone dall'animo sensibile che rendono questo mondo meno grigio.
Simona.
Ma che bel racconto e che bella storia ci hai regalato oggi!Anch'io ho un legame particolare con gli alberi da frutto, legati all'infanzia, ed e' per questo che ogni anno cerco di piantare qualcosa, in modo da poter regalare ai futuri bimbi della mia famiglia tanti bei momenti e ricordi da tramandare!Buona giornata! Ciao Micol
RispondiEliminaun post bellissimo...mi hai fatta tornare indietro nel tempo, alle vacanze estive dai nonni...ai fichi, alle more raccolte e messe nel grembiule se non c'era un contenitore, i gelsi...che profumi, che ricordi...grazie di cuore Lory
RispondiEliminaIl tuo racconto mi ha commosso!Ho sentitol'odore dei fichi,le parole di tuo nonno e grida gioiose di bambini che giocano!E' bello portare questi ricordi nel cuore!Baci,Rosetta
RispondiEliminaRicordi bellissimi che sono un po' anche i miei!
RispondiEliminaNel giardino della casa di mio nonno c'era un grande albero di fichi su cui noi bambini passavamo praticamente le giornate!
C'era molta semplicità nei nostri giochi e bastava poco per essere felici.
Ogni tanto vorrei poter vivere un po' di quella semplice gioia!
Grazie per avermi riportato un po' indietro nel tempo!
Un bacione
daniela
Anche io andavo dal nonno a prendere i fichi e la pianta che ho dietro...un grande albero, me l'ha piantata lui molti anni fa...ora è un gigante imponente che fa dei fichi buonissimi che anche ieri sera sono andata a raccogliere e come l'anno scorso penso ne farò una marmellata...sempre il caldo si attenui altrimenti così è impossibile.
RispondiEliminaPurtroppo però devo controllarmi nel mangiarli visto che ho problemi all'intestino :).
Debora
Ops dimenticavo...forse fichi ed angurie sono fra le poche cose belle che regala l'estate.
RispondiEliminaDebora
Quanti ricordi mi hai fatto rinnovare...mi sono sentita le mani appiccicose di latte di fico dall'emozione! Grazie!
RispondiEliminaAnche mia nonna in campagna aveva una bella pianta..e anche io facevo scorpacciate di questi bei frutti... mi hai fatto riaffiorare tanti bei ricordi anche a me!!
RispondiEliminaun saluto Elisa
ragazze,,,che corse facevano le galline per accappararsi le bucce!!!però l'attrezzo per "chiappare" i fichi della nonna era composto da una canna aperta in cima con dentro un sasso che la teneva aperta...che uso ancora oggi per rubare quelli della mia vicina di casa! eh eh....Brava Paola,anche oggi hai trovato un argomento che ci sta a cuore e del quale siamo molto golose!!!
RispondiEliminabaci lieta
Adoro i fichi! Anche a me fanno ricordare l'infanzia! Ne avevamo una grandissima, tanto grande che il mio babbo ci aveva fatto una casetta.
RispondiEliminaSì la casetta sull'albero!!! Quanto ci piaceva giocare lì!!!
All'ombra di quell'enorme pianta c'era sempre un tavolo dove si mangiava tutta l'estate e quando venivano i parenti sembrava una festa!
Bei ricordi..
Baci
Francy
Io non ho avuto questa fortuna ma i fichi li adoro soprattutto trasformati in marmellata. E poi, che dire dei fichi avvolti in una bella fetta di prosciutto crudo? Mai provato cara Paola? Piatto fresco, veloce e buonissimo! A presto Paola
RispondiEliminaBeautiful pictures !!what a lot of figs.....delicious!!!...love from me...xxx..
RispondiEliminaadoro i fichi....che buoni ne mangerei senza saziarmi mai!mi sa che proverò la ricetta di ziapolly.....
RispondiEliminaun bacione
giovanna
Quanti ricordi in questo racconto di bambina... Anche per me i fichi rappresentano ricordi d'infanzia!!! Qui a Roma si mangiano i fichi con la pizza bianca, la famosa "Pizza e Fichi" mmmm.... Buonissima. Ricordo che la mattina io e mio fratello andavamo nel giardino di casa a prendere i fichi dalla pianta poi correvamo al forno a comprare la pizza bianca e si andava al mare... Sento ancora il profumo... Fulvia.
RispondiEliminama Paola, abbiamo avuto lo stesso nonno, lo stesso pollaio e lo stesso catafic ...incredibile!
RispondiEliminaE i pomodori mangiati direttamente nell'orto??
Però non faceva questo caldo e c'erano le lucciole...
un bacio!
woow che bello il tuo ricordo da bambina... a me i fichi invece non mi piacciono...
RispondiEliminaCiao Paola, grazie di cuore per i tuoi ricordi.
RispondiEliminaOgnuno di noi ha dei ricordi legati all'infanzia e sono i più belli..questo che ci hai regalato è molto bello.
Il mio frutto dell'infanzia sono le fragoline di bosco che raccoglievo in montagna....
Grazie e a presto Patty
Ciao Paoletta...anche io ho trascorso pigre e assolate estati in campagna dai nonni...a raccogliere fichi,a giocare nei campi,a tormentare povere galline...i tuoi ricordi somigliano molto a quelli di tante di noi...
RispondiEliminaLelia
Immagini di infanzia che ci regalano momenti spensierati!
RispondiEliminaBellissimo averti trovata nei miei commenti, sei arrivata fin nel lontano Texas!!
Giulia
Non posso fare a meno di lasciarti un messaggio, perché mi sono imbattuta nel tuo blog per caso... e leggendo il tuo post, ho trovato una coincidenza incredibile! Sono cresciuta in campagna e anche noi avevamo una grossa pianta di fico proprio sopra il pollaio... mi hai riportato alla mente tanti bei ricordi, grazie!
RispondiEliminaPiacere di conoscerti, a proposito, io sono Ilenia :=)
Paletta i nostri nonni erano fantastici e tremendamente ingegnosi...il sapore dei frutti della campagna di quando ero piccola sono incomparabili. Eli
RispondiElimina......questo maledetto IPad ha il T9 proprio come i telefonini e se non sto attenta mi cambia le parole.....umhhhhhh avrai capito che mi ha cambiato in automatico il tuo nome...da Paoletta a paletta....un pochino mi viene da ridere...Ciccio Pasticcio ha colpito ancora! Eli
RispondiEliminache bei ricordi che hai...anche i ricordi della mia infanzia sono legati al sapore dolce dei fichi, mio nonno ne aveva anche lui una pianta ma molto piccola e i frutti che produceva erano buonissimi ma mignon!! ciao
RispondiEliminaCiao Paola!!!Il nostro fico produce meravigliosi piccoli fichi settembrini!
RispondiEliminaChe bello, anch'ioho tanti bei ricordi legati alle piante, sai?
Il lampadario...bè, se hai l'altezza adeguata del soffitto...io sono per le gocce!!!
Un bacio
Fra